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Poso la gola a terra

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Sapevo come fare contro la febbre maligna

che  prende i cavalli ai polmoni,all'ape colla

con un coltello aprire la  vena,a misura giusta il salasso

poi li facevo bere al biondodidio.

La sera  gli davo cortecce bollite di quercia che balla

otto giorni e stavano bene,il  male tornava lontano,

spento, tra i sassi Generosa la vita,

mica ti  metteva addosso le mani !

gli occhi neri erano arditi,i polpacci ribelli

 

La terra  torbida sotto i piedi di novembre

lo scalpiccio riporta i sassi, bollenti

la febbre è tornata come acqua scura

troppo sottile la vena, sfilato il coltello

Ho le mani addosso di tutta la vita !

Raccolgo i pesi nei pugni,inzuppati

come un rosario  infilo quei grani

per ogni giorno  concesso,Ringrazio

                                           -non valse più in un momento-


Trema d'inverno il canto,oscilla nei campi

-Poso la gola ,  a Terra- Silvana

dove l'ombra impastò il sole le vesti estive,

un cuore sudato, dove la pelle fa male

pronta al taglio di nuovi aquiloni

come il graduale di un pellegrino

-silente, come Betlemme-

 

( A Mia Madre)

 Amina Narimi - 27/11/2012 17:36:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

scivolata dentro un sorriso de Falco,abunde et diu!!
Grazie Carla

 Carla de Falco - 27/11/2012 15:44:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

mi piace quel che scrivi. delirantemente, mi piaci.

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